Un anno, un bollettino: 1985

Un anno, un bollettino: 19852019-04-03T22:29:23+02:00

1985: l’anno in cui, in quella che allora si chiama ancora Unione Sovietica, viene eletto un certo Michail Gorbaciov; l’anno di Michael Jackson che canta We are the World e della Juve di Platini, ma anche della tragedia dell’Heysel. E intanto in America nasce il sistema operativo Windows.

Anno complesso il 1985, a tratti difficile e doloroso: anche per il Barbarigo. Alle ore 12 del 24 luglio padre Ezechiele Ramin cade crivellato dai colpi, vittima di un’imboscata nella parrocchia di Cacoal (diocesi di Ji-Paraná in Brasile) dove era arrivato l’anno prima come missionario comboniano. Padre Ezechiele si era diplomato nel 1972 al Barbarigo, e da allora la sua storia non aveva smesso di intrecciarsi a quella dell’Istituto, che lo ricorda con commosso affetto. “È morto per noi” titola il bollettino, affidando il ricordo ad Andrea Arvalli, compagno di scuola di Ezechiele poi divenuto frate minore conventuale.

La sfida è di andare avanti serbando la memoria, che anzi con il tempo è cresciuta e oggi è più che mai viva. La vita della scuola continua: c’è il concerto della Banda della Scuola Media, “Omaggio di riconoscenza all’emerito prof. Mons. Giovanni Apolloni”, eroe nella resistenza al nazifascismo a fianco di mons. Giovanni Nervo e della medaglia d’oro Otello Pighin, nel sessantesimo anniversario del suo sacerdozio.

Viene introdotto per la prima volta l’insegnamento dell’informatica all’Istituto Tecnico Commerciale, e tra i nuovi docenti inizia ad insegnare al Ginnasio anche don Cesare Contarini, poi rettore dell’Istituto a partire dal 2009.

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