Un anno, un bollettino: 1978

Un anno, un bollettino: 19782019-04-13T17:21:35+02:00

Il 19 gennaio 1978 il prof. Francesco Muggia entra, puntuale come al solito, nel liceo classico di cui è il vicepreside: ha 80 anni, di cui quasi 50 passati al Barbarigo, di cui è un’insostituibile colonna. Ad accoglierlo, incorniciati da drappi festosi sulla porta della classe, trova una scritta con gli auguri in latino: “Maximas gratias agimus – Deo qui nobis dedit – Optimum praeceptorem et magistrum – Catholicae institutionis benemeritum – Franciscum Muggia – Alumni bene augurantes – Per insequens saeculum – Anno Domini – MCMLXXVlll”.

Insignito del diploma dei benemeriti della Fidae e della Commenda dell’Ordine Pontificio di S. Gregorio Magno, il prof. Muggia continua la sua presenza al Barbarigo “per dire a tutti la fedeltà al dovere e la rettitudine nell’operare secondo i principi di quella Fede che illuminò tutto il cammino della Sua lunga vita di Padre e Maestro”. Si tratta di una delle luminose e carismatiche figure di docenti che caratterizzano la storia del Barbarigo.

Un’altra è quella di Nello Beghin, da trent’anni docente di lettere all’Istituto e al momento assessore alla pubblica istruzione della Regione Veneto, che comunque non dimentica mai di frequentare la “sua” scuola.

La vita del Barbarigo è scandita da queste figure e dalla memoria che ne viene costantemente rinnovata. Viene ad esempio ricordato mons. Zannoni nel decimo anniversario della morte, mentre si festeggiano i 25 anni di sacerdozio di don Giovanni Pedron e di don Giovanni Roncolato, rispettivamente amministratore e segretario del Barbarigo: “A questi collaboratori – ci informa il bollettino –, nascosti e silenziosi, la scuola deve il suo tributo di riconoscenza perché le permettono di funzionare con regolarità e con ordine, anche nei momenti di difficili situazioni: perché essi lavorano a tempo pieno, senza orologio e senza calendario, perché per loro, sacerdoti, il lavoro, qualunque esso sia, fa parte del ministero, fa parte della missione alla quale hanno consacrata la loro vita”.

Il 20 maggio 1978 viene inaugurato, nella ex tipografia del Seminario, anche il rinnovato laboratorio di fisica “Riccardo Dell’Orto” alla presenza dei genitori del caro ex alunno. Per molti anni i Dell’Orto continueranno a sovvenzionare generosamente la struttura: un modo per rinnovare la passione per la scienza del figlio prematuramente scomparso, e allo stesso tempo di tenere vivo un legame con la scuola e i ragazzi che ha frequentato.

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