Un anno, un bollettino: 1957

Un anno, un bollettino: 19572019-04-13T16:37:25+02:00

1957: a Roma vengono firmati i trattati che istituiscono la Comunità Economica Europea (CEE) e l’Euratom, presidente del Consiglio è Adone Zoli, succeduto da poco ad Antonio Segni, mentre al Barbarigo il rettore mons. Antonio Zannoni celebra il cinquantesimo anniversario della sua prima messa.

Sono anni di grande attenzione alla didattica, a una scuola sempre più adatta ai tempi che cambiano con ritmo impetuoso. Una buona metà del bollettino è dedicato all’analisi di una serie di questionari somministrati agli studenti delle medie e delle superiori, in particolare sull’apprezzamento delle singole materie.

Intanto tra gli insegnamenti fa capolino una piccola esclusiva del Barbarigo, non ancora contemplata tra i programmi ministeriali: si tratta di “Sociologia”, quella che oggi potremmo chiamare educazione civica, ed è insegnata una volta alla settimana dal rettore in persona. Negli ambienti scolastici se ne parla dalla fine della guerra: “È incomprensibile, si va dicendo, che un giovane esca dal Liceo senza conoscere quali siano ed in che cosa consistano i diritti dell’individuo in un una società giuridicamente ordinata”. Durante le lezioni si parla di Stato di diritto, di libertà di stampa, di rapporti fra Stato e Chiesa, di indipendenza della magistratura, separazione dei poteri, Corte Costituzionale e di Parlamento, funzione sociale della proprietà, sindacati e diritto di sciopero: un segno della nuova coscienza sociale che sta prendendo sempre più piede nella Chiesa italiana.

Altro segno di attenzione alla formazione è anche il sostegno all’Università Cattolica, suggellato ogni anno da una lotteria che si tiene il martedì santo. Anche nel 1957 gli alunni del Barbarigo riescono consegnare all’Ateneo oltre 200.000 lire, “frutto del loro entusiasmo e della loro iniziativa”.

Una foto con didascalia è dedicata a Giulio Bordin, “custode, giardiniere, uomo di fiducia del Barbarigo: è il personaggio più noto dell’Istituto. Tutti gli vogliono bene; tutti ricorrono a lui. Appena cinquantenne ha i capelli bianchi, ma è più agile di un ragazzo e più accorto di ogni studente, conosce ogni piccola astuzia della vita di collegio e previene sicuro ogni manovra”.

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