È il 1980 e anche Padova si lascia alle spalle gli anni ’70, con i problemi e la violenza che la città del Santo ha vissuto in prima persona. In quel momento gli alunni iscritti raggiungono la punta massima di 1373, esaurendo tutti i posti disponibili dei cinque ordini di scuola. Se si ridimensiona l’afflusso alla scuola media, segno che il baby boom è definitivamente finito, aumenta quello alle scuole superiori, specialmente al liceo scientifico. Tanto che per rendere più agevole il compito della presidenza viene chiamato a condividere la responsabilità della direzione degli studi nel liceo scientifico il prof. Vittore Gilardi, missionario comboniano. Padre Gilardi (mancato nel 2016) insegnava al Barbarigo fin dal 1969: da quando, più o meno, il Barbarigo accoglie tra i suo i allievi gli aspiranti missionari comboniani. Intanto l’istituto tecnico per geometri presenta per la prima volta i suoi candidati all’esame di maturità.
Il comboniano è solo uno tra i tanti docenti destinati a segnare profondamente generazioni di allievi. Tra essi c’è sicuramente Nello Beghin, alunno prima e insegnante poi al Barbarigo, oltre che assessore in una delle prime giunte della Regione Veneto, di cui il bollettino ricorda la scomparsa – l’anno prima – pubblicando un lungo discorso tenuto poco prima della morte. Il tema, ovviamente, è la scuola, in particolare cattolica: “Noi dicevamo allora, ed ora è tutta la comunità cristiana a gridarlo forte – scrive Beghin – che la responsabilità della educazione dei figli è anzitutto un diritto-dovere dei genitori, e che quindi un paese libero deve lasciare a loro, e non agli organi della comunità, la scelta delle opzioni pedagogiche e morali su cui costruire questa crescita”. Politica e società sono ancora molto presenti e dibattute al Barbarigo: il 22 marzo 1980 in Istituto si tiene un convegno degli studenti delle scuole cattoliche del Veneto, presenti trenta scuole medie. Il bollettino ricorda pure che in quel momento presso il Barbarigo è attiva una comunità delle Serve di Maria Addolorata, le quali presiedono al ménage dell’Istituto con generosa dedizione e materna sollecitudine (a p. 28 c’è la menzione del XXV di professione della superiora suor Luciana Salata).
Angolo dello sport: Marco Marin (3a Scientifico C) è finalista ai campionati del mondo di scherma under 20: è soltanto uno dei bagliori di una carriera sportiva che lo vedrà vincitore di una medaglia d’oro nella sciabola a squadre a Los Angeles nel 1984 (oltre due d’argento e una di bronzo ai giochi olimpici, un campionato del mondo, una coppa del mondo di sciabola, un campionato del mondo juniores e uno universitario). Medico odontoiatra, oggi Marin è senatore della Repubblica Italiana. Intanto le foto del bollettino ricordano che la squadra di rugby delle superiori, provvista delle nuove divise e allenata da Lelio Lazzarini, l’anno precedente aveva vinto il prestigioso trofeo Avossa, e ora si prepara a difenderlo dopo aver vinto due partite contro il Belzoni e il Calvi.
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