Carissimi studenti e studentesse, docenti e personale tutto,
gentili genitori, ex allievi e amici del Barbarigo,

sono innumerevoli, orribili le croci innalzate nella storia presente, ci fanno male: le immagini della guerra tolgono l’appetito, rovinano la digestione, soprattutto divorano la speranza. Ma noi cristiani abbiamo una certezza: la “Via Crucis” nella quale noi e il mondo ci troviamo non è una via senza uscita, il male non può avere l’ultima parola.

«Non abbiate paura», dice alle donne l’angelo accanto al sepolcro vuoto, e lo ripete a noi oggi. Auguro a ciascuno di voi di giungere, il giorno di Pasqua, al giardino dove c’è Lui e sentire il Risorto chiamarlo per nome, come accadde a Maria Maddalena.

In particolare, auguro ai nostri ragazzi e ragazze di crescere in un mondo che crede alla pace, alla giustizia, all’aiuto reciproco e di impegnarsi presto a scegliere il bene, anche quando costa fatica o sembra “perdente”.

Buona Pasqua, di coraggio e speranza, di condivisione e fraternità!

don Cesare Contarini, rettore