L’editoriale del Rettore – Notiziario febbraio 2022

Passando di tanto in tanto al Barbarigo incontro sempre più spesso volti a me sconosciuti. I motivi sono vari: la mia presenza diradata, le mascherine che lasciano scoperti gli occhi e poco più, la crescita fisiologica dell’adolescenza… ma soprattutto l’aumento di alunni! Siamo a circa 390 iscritti: in questi mesi si sono aggiunte decine di ragazze e ragazzi, molti di più degli alcuni che hanno cambiato indirizzo o lasciato la frequenza scolastica. Diverse aule sono al massimo della capienza, non c’è più posto in varie classi.

Le iscrizioni per il prossimo anno scolastico, poi, offrono la prospettiva dell’avvio di tutte le classi prime e dell’arrivo alle Medie di due classi (2^B e 3^B) provenienti dal Teresianum (che chiuderà l’attività a giugno) accolte nel nostro Istituto.

Per prima cosa c’è da esprimere soddisfazione e ringraziare il buon Dio di questa crescita numerica della nostra scuola: è l’indice del buon lavoro fatto in questi anni a livello di ambiente educativo, qualità didattica, dotazione tecnologica, migliorie strutturali e logistiche… e quindi fiducia delle famiglie! Un ringraziamento che si estende – e si specifica one to one – a tutti coloro che, in diverse mansioni, lavorano nel nostro Istituto, a quanti collaborano in varia maniera, a chi parla bene di noi, a chi ci critica per chiedere miglioramenti, a chi dà consigli e apre nuovi orizzonti. Davvero, ne sono arciconvinto, i risultati gratificanti arrivano come frutto del lavoro di squadra, di ascolto reciproco, di confronto con le situazioni che mettono in crisi e poi permettono di trovare soluzioni e risposte nuove. Il successo sta nel “noi” della collaborazione, della stima reciproca, del camminare insieme.

E adesso che fare? Adesso bisogna dare ulteriore qualità al lavoro quotidiano, al dialogo e alle relazioni tra tutti gli attori coinvolti nel processo educativo (alunni, docenti, genitori), perché ciascuno possa esprimere il meglio di sé stesso nel compito richiesto. La persuasione di lavorare bene non giustifica alcun rilassamento o “sufficienza”, ma impegna a esprimere i talenti migliori in vista del bene comune dell’Istituto e della crescita personale di ciascuno, adulti e ragazzi.

Viviamo la seconda parte di quest’anno scolastico e guardiamo al prossimo anno mantenendo alto l’ideale di un Barbarigo accogliente e inclusivo. Vogliamo essere scuola cattolica al 100%, cioè aperta verso persone, idee ed esperienze nuove, in particolare verso i più deboli, casa ospitale, comunità generosa.

Avanti con fiducia!

don Cesare Contarini

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