Don Floriano in occasione della messa per il centenario del Barbarigo, l’11 maggio 2019. Foto di Radames Fiorotto (photolike.it)

Don Floriano Riondato è nella luce piena del Signore. È tornato alla casa del Padre il 6 gennaio, giorno dell’Epifania, alle tre del mattino. Avrebbe compiuto 100 anni l’11 gennaio, e l’anno scorso aveva celebrato i 75 anni di sacerdozio.

Le esequie sono in cattedrale (duomo) di Padova lunedì 11 gennaio alle ore 10.30

È difficile spiegare in poche parole quello che don Floriano ha rappresentato per il Barbarigo, in cui ha vissuto e insegnato per oltre 70 anni. Negli anni ha visto avvicendarsi cinque rettori, rimanendo sempre un punto di riferimento per famiglie e insegnanti. A volte burbero in apparenza ma in realtà di temperamento profondamente umano e bonario, nei decenni ha saputo conquistare fiducia e simpatia anche da parte dei ragazzi più vivaci, le “birbe del barba”. È stata sua l’intuizione di puntare sulla musica come strumento educativo, facendo divenire il Barbarigo sinonimo di musica: a partire dalla banda dei ragazzi negli anni ’60 fino alla nascita della scuola d’arpa nel 1992, che sarà poi alla base dell’Ensemble Musicale Floriana. Per raccogliere e tenere viva la sua eredità musicale ed educativa nel 2012 è nata l’Associazione Floriana.

Nato nel 1921 a Rivale di Pianiga, provincia di Venezia ma diocesi di Padova, fin da bambino don Floriano aveva sentito nel suo animo le due vocazioni che avrebbero contrassegnato la sua vita: quella per il sacerdozio e quella per la musica. Nel 1933 era entrato nel ginnasio del seminario minore, allora ospitato nel “Barcon” di Sarcedo; in seguito era passato al seminario maggiore a Padova, dove dirigeva il canto gregoriano degli altri seminaristi durante le liturgie. Il 29 giugno 1944 venne ordinato sacerdote dal vescovo di Padova mons. Carlo Agostini, per essere subito destinato alla parrocchia veneziana di Camponogara. Il suo destino era però al Barbarigo, dove arrivò nel novembre 1946 come insegnante di religione e vicerettore delle scuole medie (da cui il soprannome di “vice”, con cui sarà universalmente noto presso generazioni di studenti).

In decenni di attività dalle sue classi sono usciti insegnanti e musicisti di valore, ma soprattutto tanti ragazzi e ragazze che anche grazie a al suo impegno sono diventati membri responsabili e attivi nella società. «Mi hanno soddisfazioni molto grandi i ragazzi che hanno seguito i miei insegnamenti musicali, ma anche morali – ci ha detto quando lo scorso dicembre –. Ho tanti bei ricordi, tra cui anche molti allievi che hanno scelto di diventare sacerdoti, missionari, insegnanti ed educatori». E il suo impegno e la sua passione sono stati ripagati dall’amore di generazioni di studenti. L’anno appena trascorso è stato duro per tutti, ma da don Floriano , tempra rocciosa e lieta allo stesso tempo, non è venuto mai un lamento: «Mi manca solo questo: vivere la mia musica. Fino all’anno scorso potevo arrangiarmi a suonare il flauto, oggi lo strumento è diventato difficile da manovrare perché le mani si sono intorpidite». Era sereno ma allo stesso tempo da anni si preparava all’incontro con il Padre con il timore e la fiducia del cristiano. Rimarrà nei nostri cuori e nelle nostre preghiere.

Gli studenti rappresentanti d’Istituto hanno proposto di offrire una corona di fiori, ma ci pare più affine alla sensibilità e alla storia di don Floriano l’antico adagio “non fiori ma opere di bene”. Come Istituto Barbarigo nel suo insieme proponiamo un’offerta (libera) da destinare al Cuamm–Medici con l’Africa il cui direttore, don Dante Carraro, è compaesano di don Floriano ed è stato alunno del Barbarigo. Per la raccolta ci si può riferire ai rappresentanti d’Istituto, alla portineria, alla segreteria o direttamente al Preside entro venerdì 15 gennaio.

Altre iniziative in memoria di don Floriano verranno realizzate appena possibile, compatibilmente con le misure antiCovid: grazie per le proposte che perverranno.

Chi fosse interessato a conoscerne meglio la vita e l’opera può chiedere copia del libro pubblicato per i suoi primi 90 anni: lo trova in portineria, gratuitamente.