Con il 2019, anno del Centenario, si chiude la raccolta fondi organizzata dall’Istituto per la scuola di Dinsho (Etiopia), attualmente frequentata da oltre 100 bambini e gestita dai missionari Fidei donum della Diocesi di Padova.

Si può contribuire tramite il seguente conto corrente bancario:
Iban: IT31R0503412112000000002511
Intestato a Istituto Barbarigo
Causale: “Etiopia”

Ha voluto scriverci per ringraziarci di quanto fatto finora Elisabetta, missionaria laica padovana.

Addis Abeba, 17/12/2019

Carissimi amici che con il vostro contributo continuate a sostenerci all’inizio di questa missione, vi scrivo proprio dall’Etiopia per raggiungervi innanzitutto per dirvi un grande grazie e per raccontarvi i primi passi della nostra presenza in questa terra africana.

Dal nostro arrivo a gennaio 2019 abbiamo fin da subito colto come il popolo etiope abbia una storia del tutto particolare. Il nostro impegno fin da subito è stato quello di entrare in punta di piedi a conoscere questa nuova terra, di farci accogliere e conoscere. Abbiamo così iniziato a visitare le piccole comunità nascenti già presenti, ad entrare nelle capanne delle persone che molto  benevolmente ci hanno accolto, e soprattutto ci siamo concentrati, in questo ormai primo anno, a studiare la lingua locale: l’oromo.

In questo anno abbiamo così iniziato a conoscere in particolare la Prefettura Apostolica di Robe dove la Diocesi di Padova ha iniziato il nuovo impegno missionario. Ci troviamo nella parte sud dell’Etiopia in un territorio grande come il Nord Italia dove la presenza cattolica è allo 0,03%. La Prefettura ha molto investito sulla promozione dell’educazione, favorendo progetti di gestione di scuole, dando così la possibilità ai più poveri di accedere all’istruzione. Proprio in questo progetto a Dinsho, cittadina in mezzo alle montagne dell’Altopiano del Bale a quasi 3000 m di altitudine, la Prefettura è presente con la scuola dell’infanzia e la scuola elementare. Il vostro prezioso contributo ha aiutato nella costruzione del ponte sopra al fiume che bisogna attraversare per raggiungere la scuola. Durante la stagione delle piogge raggiungere la scuola diventava impossibile e pericoloso, dal momento che il ponte precedente era fatto con un tronco di legno poco sicuro e instabile. Il ponte ora di muratura potrà permettere l’attraversamento del fiume in sicurezza agli studenti per tutto il tempo dell’anno scolastico.

Tra le comunità che ci è chiesto di seguire c’è anche la cittadina di Kokossa, cittadina rurale molto povera, che raggiungiamo il fine settimana dal momento che si trova a più di 70 km dalla missione. Qui dedichiamo la nostra presenza per incontrare la comunità e visitare le famiglie; proponiamo incontri formativi per i giovani e i bambini che frequentano la chiesa, e la domenica celebriamo assieme a questa comunità cristiana nascente la messa. Dall’anno scorso è iniziato un progetto di costruzione di una scuola dell’Infanzia, dal momento che non è presente neanche quella governativa nella zona. Questa è stata anche un’esigenza messa in luce dalla comunità locale stessa. Così con la nostra presenza cerchiamo il più possibile, attraverso piccoli segni, di portare avanti la promozione umana, e lo sviluppo delle comunità, con l’annuncio del Vangelo.

Durante il mese scorso abbiamo avuto la gioia di condividere questo primo anno di presenza missionaria con il Vescovo Claudio, accompagnato da Don Raffaele, direttore del Centro Missionario di Padova. Con loro abbiamo avuto così l’occasione di condividere le gioie e anche le fatiche di questo inizio. Abbiamo assieme visitato le varie aree della Prefettura che ci sono state affidate, ci siamo confrontati per capire al meglio con quale stile essere presenti in questa terra di Etiopia. Il vescovo ci ha proprio chiesto di cercare di cogliere quale sia la presenza migliore da avere per poter entrare in contatto con questo popolo e con le molte religioni differenti; per poter favorire una nostra presenza che favorisca l’auto-sostenibilità delle comunità sia nella promozione umana, che nell’annuncio del Vangelo; puntando a collaborare con le comunità locali presenti per crescere e camminare assieme, partendo certamente dall’attenzione ai più piccoli e agli ultimi.

Così ora ci avviamo verso un nuovo anno della nostra presenza missionaria dove cercheremo di approfondire e capire assieme alla gente i passi da fare in futuro.

Grazie quindi per il vostro sostegno e aiuto. Vi mandiamo un grande augurio di Buon Natale che possiate passarlo nella gioia, e che la luce di quel Bambino che nasce nella mangiatoia possa farvi da guida e sostenervi lungo il cammino delle vostre vite.

Ancora Buon Natale!

Elisabetta Corà
Missionaria laica fidei donum in Etiopia